Export agroalimentare negli Stati Uniti: il binomio vincente

Sei interessato all’export agroalimentare negli USA? Questo è il momento giusto per saperne di più! L’export italiano verso gli Stati Uniti vale oggi 54,7 miliardi di dollari, oltre il doppio dell’import.
Gli Stati Uniti offrono numerose opportunità di export per le imprese italiane, nonostante si tratti di un mercato tendenzialmente lontano da noi e con diverse specificità a livello di economia e di normative.
L’Italia esporta negli Stati Uniti soprattutto macchinari e apparecchiature, per quasi 8 miliardi di euro (dati del 2018), mentre al sesto posto nella top ten dei prodotti esportati troviamo l’alimentare, a quota 2,16 miliardi.

Agroalimentare verso gli USA: cosa esportiamo?
Gli Stati Uniti sono il primo paese non europeo per l’export italiano ed il terzo in assoluto, dopo Germania e Francia.
Nello specifico, l’export agroalimentare è protagonista di un trend in costante crescita: gli USA rappresentano un mercato trainante per l’agroalimentare italiano, confermando l’immagine ed il prestigio che il food Made in Italy gode nel mercato statunitense.
Pasta, olio d’oliva, formaggi e vino sono i prodotti più rilevanti dell’export agroalimentare verso gli Stati Uniti. In particolare, l’export di vino italiano negli USA ammonta a 1,5 miliardi, dove le vendite di Prosecco Doc pesano per oltre un quarto. (Fonte: IlSole24ORE – Economia)
L’industria alimentare italiana si è assicurata una presenza e conquistata un ruolo di primo piano nel mercato statunitense: i prodotti tipici italiani sono ormai usciti dall’ambito “etnico” per diventare parte della dieta americana.
Esportare negli USA: la FDA
Per esportare prodotti alimentari negli Stati Uniti è necessario registrarsi alla Food and Drug Administration (FDA) e notificare a quest’ultima ogni spedizione, campionatura inclusa.
La registrazione si deve rinnovare annualmente, si effettua online ed è gratuita, ma prevede la nomina di un agente locale rappresentante dell’azienda italiana, che abbia domicilio o sede negli Stati Uniti.
In regola con la FDA, in 4 passi:
- Registrazione dell’azienda italiana con la FDA per ottenere il “numero FDA”;
- Nomina del cosiddetto “FDA Agent”;
- Revisione delle etichette e della confezione del prodotto;
- Preparazione della tabella dei valori nutrizionali [“Nutrition Labels”].
Export agroalimentare: fatti trovare preparato!
L’export agroalimentare verso gli USA e in generale verso paesi extra UE offre oggi numerose possibilità di business, ma è anche un’azione complessa che necessita un’elevata professionalità e know-how, per evitare spiacevoli problematiche e costi aggiuntivi per le imprese.
Co.Mark sarà tra i relatori del corso Food Export Managing Controller, giunto alla 3° edizione, che prenderà il via il prossimo 11 novembre a Roma, dedicato proprio alla formazione di aziende e professionisti che si occupano delle attività di esportazione agroalimentare verso gli USA o Paesi Terzi.